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Munlab, l’Ecomuseo dell’Argilla: viaggio in Australia, rimanendo a Torino

Bambina al Torino Munlab Ecomuseo dell Argilla

 

Per la nostra prima domenica autunnale abbiamo scelto di andare al Munlab, l’Ecomuseo dell’Argilla, appena fuori Torino, per confonderci con la terra, sporcarci, riappropriarci dei luoghi dei nostri nonni e raccontare a Petra la storia della terra rossa. Questa scelta nasce dal nostro amore per i grandi spazi dismessi rivalorizzati, ci piace pensare che alle strutture, agli oggetti, così come alle persone, si possa sempre dare una seconda opportunità: piccola Petra fanne tesoro.

Per far conoscere il mondo ai bambini serve toccare, annusare, sporcarsi, guardare, sperimentare i 5 sensi e così abbiamo saltato il sonnellino pomeridiano e siamo partiti per l’Australia del Piemonte, il Munlab – l’Ecomuseo dell’Argilla

Viaggio in Australia rimanendo a Torino: il Munlab

Ed in Australia siamo arrivati: una costruzione creata completamente in mattoni rossi che sa di passato ci ha dato il benvenuto.

Munlab l’Ecomuseo dell’Argilla

 

Un’antica fornace nata nel 1907 è ancora in funzione e negli anni numerosi architetti, professori universitari, artisti, fotografi e grafici che ne hanno fatto una fornace di storie, un luogo di creazione e di condivisione, un luogo per adulti ma soprattutto per bambini dove poter scoprire la lavorazione dell’argilla e modellare i propri desideri.

 

Munlab l’Ecomuseo dell’Argilla statua di argilla con bambina

Tutto è fatto di mattoni. Mattoni. E ancora Mattoni. Munlab significa appunto MUN (pietra in piemontese) e lab riprende il concetto di laboratorio, un qualcosa in continuo divenire. All’interno i soffitti sono altissimi, sono stati creati giochi di luce e troviamo un piccolo museo dove scopriamo gli oggetti più disparati: giochiamo con le lettere e cantiamo anche “Il coccodrillo come fa” davanti ad un gigantesco esemplare fatto di argilla.

Quanto ci ritroviamo.

 

Per Petra questo mondo di mattoni è un saliscendi senza sosta: si arrampica, sale, scende, gioca con il domino creato con i mattoni, si siede, si sdraia, cerca di rubare le letterine, e probabilmente la forza di questo luogo è proprio la grande capacità di essere potenziale infinito e di poter essere usato in qualsiasi età.

 

Il laboratorio d’argilla

E’ arrivato il momento di iniziare il laboratorio, Irene ci accoglie con dolcezza e propone a Petra un cubetto di argilla, da spezzettare e inserire dentro ad una formina rotonda di legno. Petra è abituata al pongo, che non sporca ed è più malleabile, ma dopo qualche momento tutti e tre abbiamo le mani scure e calde. Così Irene ci propone altri materiali: stoffe di diversa trama, corde, bottoni e tutto ciò che stuzzica la fantasia.

Schiacciamo, lasciamo impronte, troviamo segni, spezzettiamo e ricomponiamo con Irene a fianco che ci supporta e intanto ci racconta come molti bimbi vengano a fare il compleanno in questo luogo.

laboratorio argilla bambini

 

E pensiamo che tornare a casa con delle candeline in argilla cotta sarebbe fantastico.

Ora però dobbiamo lasciare il laboratorio perchè inizia la passeggiata alla cava, ma ci lasciano il nostro pezzetto di argilla che, se messo dentro un sacchetto con un po’ di acqua, si mantiene utilizzabile.

I muri di casa ringraziano.

 

Munlab e la visita alle cave

Irene ci accompagna anche durante il percorso raccontandoci come una volta per quelle terre passasse il fiume Po’ che ritirandosi lasciò un altipiano di sabbia e argilla per un’altezza di 20 metri.

La passeggiata è fattibile anche in passeggino o carrozzina e così decidiamo di portarcelo dietro visto che Petra stava iniziando ad essere in fase “sono stanca e ogni cosa che succede mi infastidisce e quando mi infastidisco lancio via le scarpe”.

Un tunnel fatto di rovi ad altezza uomo che subito Petra prende senza esitazione ci conduce dove la strada si fa rossa e sembra di essere su di un altro pianeta: il percorso è costeggiato da alte colline di terra, prati verdissimi e laghetti creati dall’acqua piovana che l’argilla non assorbe perchè idrorepellente. Incontriamo anche la famosa “capretta del lago del Munlab” che subito ci corre incontro in cerca di coccole e di cibo.

La passeggiata dura circa 20 minuti e ci si può fermare lungo il percorso per fare merenda. Al ritorno Petra è già addormentata e quindi torniamo a casa con i piedi rossi, le mani grigie e l’idea di un mondo con più argilla e meno plastica.

Quando visitare MunLab

Fino al 25 Ottobre 2020
prima passeggiata alle 15.45  e seconda passeggiata alle 17.30.
INGRESSO: 8 euro
INGRESSO GRATUITO PER:
Possessori Abbonamento musei
tessera + Teca
Residenti in Cambiano, minori di 14 anni, persone con disabilità e accompagnatore

Ogni domenica alle 16.45 e alle 18.30
laboratori creativi con argilla per bambini dove sperimentare e creare manufatti
Costo: 6 euro

Possibilità di effettuare visite e laboratori creativi anche in settimana.
Causa Covid necessaria la prenotazione.

Info: Munlab Torino

 

Se ami i musei all’aria aperta ti consigliamo anche Parco Quarelli, un tesoro nascosto nella Langa Astigiana

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