Balene, torri, cripte, palazzi sontuosi…cos’hanno in comune tra loro? Per scoprirlo dovrete recarvi ad Asti, cittadina alle porte del Monferrato, famosa per i vini e il Palio, dove è stato creato un percorso museale che ha lo scopo di rivelarne l’autenticità. Con un unico biglietto, ideato da Musei di Asti, è possibile accedere a ben 7 siti museali ed immergersi nell’astigianità più autentica, un percorso di bellezza e cultura adatto a tutti, bambini compresi. Abbiamo provato per voi i musei di Asti per bambini con lo smarticket.
La Dad in questi ultimi due anni ci ha fatto capire, ancora di più quanto andare a scuola sia un’avventura meravigliosa. Ma come è nata la scuola? A Palazzo di Barolo esiste un museo molto speciale, il Museo della Scuola Torino: il Musli. Per l’esattezza il Museo della scuola e del libro.
Abbiamo trascorso un pomeriggio all’interno del Museo Lavazza, o come lo chiamano tutti, la Nuvola Lavazza. Abbiamo visitato uno degli ultimi musei aperti in città. È stata una bellissima sorpresa per tutta la famiglia e per questo motivo abbiamo deciso di raccontarvi la nostra esperienza.
A Torino, nel cuore di Porta Palazzo, c’è un condominio ottocentesco, bello e decadente al tempo stesso che da qualche anno si è trasformato in un museo d’arte a cielo aperto. Il suo nome è Viadellafucina16 e si presenta come il primo esperimento internazionale di condominio-museo, è un progetto di Kaninchen-Haus nato da un’idea dell’artista Brice Coniglio.
Questa domenica abbiamo fatto una passeggiata all’ecomuseo a cielo aperto alle porte di Torino: il Villaggio Leumann.
Erano anni che passandoci davanti sfrecciando in bicicletta mi chiedevo “ma che ci fa un sommergibile al Parco del Valentino?”, ora che la domanda me l’ha posta il quattrenne mi è venuta voglia di scoprirlo. Così ho composto il numero dell’A.N.M.I.(associazione nazionale marinai italiani) e dall’altra parte una voce squillante e decisa ha risposto: “Marinai!”, incerta se mettermi sull’attenti o no, ho raddrizzato la schiena, spiegato il motivo della chiamata e sono stata immediatamente invitata a visitare lo storico reperto.
Musei e bambini. Fino a qualche anno fa sembrava un binomio improponibile, un ossimoro, un luogo noioso da cui stare alla larga con i figli piccoli. E invece molte amministrazioni hanno scommesso sull’ampliamento dell’attività didattica e sulle attività per bambini e i musei si sono trasformati in posti belli da vedere e da vivere anche per i nostri figli. Io, che non amo molto giocare in senso stretto, sono sempre alla ricerca di un compromesso tra ciò che può interessare a me e ciò che può coinvolgere anche il quasi quattrenne Arturo e la scorsa domenica siamo riusciti a visitare un piccolo gioiello della provincia di Torino: il Museo del paesaggio sonoro.
Ci avete mai pensato che pervedere bene un quadro bisogna sedersi? Bisogna guardarlo a un metro d’altezza, livello di bambino. Questo fine settimana abbiamo portato Arturo al Castello di Miradolo, che sorge all’imbocco della Val Chisone, a 40 chilometri circa da Torino. Abbiamo visto quadri, fatto laboratori, disegnato, colorato e siamo rimasti a bocca aperta davanti ai volti enormi fotografati da Oliviero Toscani. Meraviglioso, anche se lo consiglio per bambini dai sei anni in su.
Per la nostra prima domenica autunnale abbiamo scelto di andare al Munlab, l’Ecomuseo dell’Argilla, appena fuori Torino, per confonderci con la terra, sporcarci, riappropriarci dei luoghi dei nostri nonni e raccontare a Petra la storia della terra rossa. Questa scelta nasce dal nostro amore per i grandi spazi dismessi rivalorizzati, ci piace pensare che alle strutture, agli oggetti, così come alle persone, si possa sempre dare una seconda opportunità: piccola Petra fanne tesoro.
Una domenica limpidissima a dispetto delle funeste previsioni meteo ci ha permesso di ammirare il panorama delle Langhe in tutto il suo splendore. Qualche giorno prima dell’inizio delle vendemmie e dell’esplosione dei colori autunnali, nell’ultima domenica di agosto, Viaggiapiccoli ha visitato Wimu, il museo del vino a Barolo.