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Ascesa alla Sacra di San Michele con i bambini

sacra di San Michele con i bambini viaggiapiccoli

Se percorrete l’autostrada che da Torino porta verso le montagne della Val di Susa, poco dopo il laghi di Avigliana, lo sguardo viene colpito necessariamente da una imponente costruzione abbarbicata su un monte, quasi in bilico sullo stesso e ci si domanda sarà un castello o una fortezza militare? Nessuna delle due è la risposta corretta. Si tratta infatti della Sacra di San Michele, chiesa e monastero, luogo iconico, che ispirò il Nome della Rosa di Umberto Eco, e sede ancora oggi della congregazione dei Padri Rosminiani. La sua storia è affascinante così come percorrerne gli ambienti e scoprire le leggende che la avvolgono. Vi raccontiamo la nostra salita, a piedi, alla Sacra di San Michele con i bambini e cosa abbiamo scoperto grazie alla bravissima guida che ci ha accompagnati fino in cima alla terrazza più panoramica del Piemonte.

Raggiungere la Sacra di San Michele con i bambini: il sentiero dei Principi

Sacra San Michele

L’abbazia della Sacra di San Michele si trova in bassa Val di Susa, nel comune di Sant’Ambrogio di Torino, a soli 40 km da Torino, si trova a 962 metri di altitudine, sul Monte Pirichiano ed è attorniata da antichi boschi e alte montagne.

Alla Sacra di San Michele si può arrivare in molti modi: a piedi con quattro diversi sentieri, comodamente in auto (ma il parcheggio è bbastanza caro: Costa € 2,50 la prima ora poi € 2 le ore successive, € 15 intera giornata) oppure percorrendo una via ferrata. Noi, con i bambini abbiamo scelto il sentiero dei Principi, riconosciuto come il più panoramico e con poco dislivello, solo 300 metri, per circa un’ora e mezza di cammino.

Questo sentiero non parte dal fondovalle come gli altri, è quindi necessario raggiungere la frazione Mortera in auto e parcheggiare lì. Una volta trovato posto (e non ce ne sono molti), vedrete che dalla borgata partono diverse strade: per intraprendere il sentiero dei Principi dovrete passare davanti all’osteria del Pellegrino e salire verso destra dove troverete le indicazioni.

Questo percorso prende il nome per il corteo avvenuto nell’ottobre del 1836, dove vennero trasportate dal Duomo di Torino alla Sacra, 27 salme dei nobili della famiglia Savoia dove sono tutt’ora.

Il percorso si snoda su strada sterrata e attraversa il bosco. Dapprima sale costantemente ma dolcemente fino ad un belvedere da cui, in una giornata tersa, si può ammirare il panorama. Poi la strada riprende verso sinistra, un ultimo sforzo per arrivare in cresta e scorgere tra le fronde la Sacra in tutto il suo splendore. Una sosta è qui d’obbligo per scattare fotografie con il monastero che di staglia tra le montagne innevate, fra cui svetta la punta del Rocciamelone con i suoi 3538 m.

Da qui resta un ultimo tratto che è in discesa e arriva al piazzale Croce Nera, dove troviamo alcuni furgoncini che vendono formaggi e dolcetti locali. Qui la strada si biforca nuovamente: verso destra si prende la strada che in 10 minuti porta alla Sacra, verso sinistra si sale verso l’agriturismo dei Canonici dove abbiamo deciso di fare la nostra pausa pranzo.

Agriturismo Cascina dei Canonici

Mai sosta fu più azzeccata. Arrivati in cima eravamo affamatissimi e abbiamo deciso di concederci un pranzo in questo agriturismo che si trova sul versante opposto alla Sacra e ne regala una vista spettacolare.

Sacra San Michele parco giochi

Si tratta di una cascina arredata in modo rustico con stufe a legna che scaldano l’ambiente, i piatti sono legati al territorio e tutti realizzati con prodotti a km0. Anche i vini sono del territorio e abbiamo scoperto il Ruera, un bianco della zona che non conoscevamo affatto, pur essendo piemontesi doc.

Per i bambini ci sono alcuni due altalene e uno scivolo e sorpresa! Dei bellissimi asinelli a cui si può dare da mangiare il pane avanzato dal pasto.

Tra pappardelle al ragù, taglieri, polenta concia e con carne e verdure, oltre a panna cotta alle castagne e rose di mele e crema, ci siamo attardati a tavola tanto da dover quasi correre per arrivare in tempo alla visita guidata pomeridiana che si tiene tassativamente alle 15 e parte dalla biglietteria della Sacra.

Abbiamo pagato 30 euro a testa, primo e dolce (con vino).

La nostra visita alla Sacra di San Michele con i bambini

Per raggiungere la Sacra si parte dal parcheggio e si fa un ultima parte in salita, vi troverete davanti alle rovine del Sepolcro dei Monaci, un antico tempietto a pianta ottagonale del X secolo. Superato questo dovrete salire i gradini che portano alla biglietteria e inizierete a entrare nella costruzione millenaria che finora avete ammirato solo da lontano. Da subito si percepisce la sua solennità: la Sacra di San Michele oltre ad essere uno dei più importanti elementi architettonici presenti sull’arco alpino è anche uno dei simboli del Piemonte, da qui sono passati nel corso dei secoli migliaia di pellegrini e tante sono le leggende che hanno alimentato le credenze popolari.

Leggende che potrete scoprire e approfondire durante la visita guidata che dura all’incirca un’ora e viene condotta da volontari preparatissimi. Il costo rispetto al biglietto individuale è maggiorato di solo 2 euro, quindi il nostro consiglio è assolutamente quello di prendervi parte. Anche i bambini ne saranno entusiasti perché potranno scorgere molti aspetti “segreti” del monastero e ascolteranno storie affascinanti.

La Sacra di San Michele evoca bellezza, fascino e mistero. Quel mistero che la avvolge fin dalla sua costruzione, avvenuta tra il 983 e il 987 d.C. da parte dei monaci benedettini a cui il sito fu affidato e che la eressero inglobando la roccia del Monte Pirichiano. Vi raccontiamo qui alcune curiosità che abbiamo appreso nel nostro itinerario guidato:

LA STATUA DI SAN MICHELE E LA LINEA MAGICA: Come dice il nome stesso, la Sacra di San Michele è un’abbazia dedicata a questo santo, la cui statua di oltre 5 metri troneggia sulle scale prima di accedere all’interno. E qui incontriamo il primo mistero, quello della cosiddetta linea magica di San Michele. Sembra infatti che una linea energetica unisca tre basiliche/abbazie dedicate proprio all’Arcangelo Michele.: il Mont Saint Michel, situato in Francia nella regione della Normandia, la Sacra di San Michele appunto e il Monte Sant’Angelo in Puglia.

LO SCALONE DEI MORTI: una ripida scalinata di 243 gradini scavata nella roccia subito dopo l’ingresso all’abbazia. Il nome deriva dalla nicchia centrale che fino agli anni 30 custodiva gli scheletri di alcuni monaci. Si dice che i cadaveri dei monaci si trovassero anche appesi lungo la scala o giacenti su di essa a rappresentare il celebre motto: Memento mori, ricordati che devi morire.

IL PORTALE DELLO ZODIACO: simboleggia l’accesso al mondo celeste e deve il nome agli stipiti decorati con segni zodiacali sulla destra e costellazioni sulla sinistra, poiché anticamente rappresentavano lo scorrere del tempo. Oltre alla importanza artistica e culturale, ha una sua unicità: è il più antico ciclo romanico sullo Zodiaco e su altre costellazioni.

I CONTRAFFORTI MODERNI: si esce attraverso il portale dello Zodiaco, nuovamente alla luce del sole e ci si trova su una terrazza sormontata da quattro imponenti contrafforti e archi rampanti progettati dall’architetto Alfredo D’Andrade e ultimati nel 1937. Questa zona era, a fine ottocento, completamente occupata da costruzioni e dunque il Portale dello Zodiaco non dava accesso a un terrazzo aperto, bensì ad ambienti coperti attraverso i quali si giungeva alla chiesa. Il D’Andrade intervenne demolendo tali ambienti e progettando la scalinata e gli archi rampanti, per far fronte al dissesto statico della parete sud della chiesa.

IL PORTALE DELLA CHIESA: qualche scalino e si giunge finalmente al portale della chiesa, romanico a fasce policrome. Il pesante portone in legno presenta sui battenti. il volto di due diavoli, simboli della malvagità, con il corpo di serpente avvolto da catene attorcigliate a una spada (simbolo di San Michele). A ben guardare però i volti dei diavoli sono differenti, uno benevolo, l’altro malvagio e una di queste catene non è completamente chiusa…significa forse che l’uomo è libero, con la propria volontà, di scegliere se esercitare il bene o il male?

Il portale è l’ultimo impedimento prima di accedere al vero e proprio luogo di culto, la Chiesa. Dove troveremo sepolti i reali Savoia all’interno di pesanti sarcofagi in pietra e dove l’altezza dei soffitti e la luce che passa dalle immense finestre dietro l’abside crea un effetto davvero stupefacente.

IL FASCIO DI LUCE NELLA CHIESA: Proprio la luce dentro la Chiesa è protagonista di un altro mistero in un giorno specifico dell’anno: il 29 settembre. Solo in quel giorno, il sole, sorgendo dal grande finestrone absidale, è perfettamente allineato con l’asse longitudinale della Chiesa e crea un fascio di luce che illumina la navata centrale raggiungendo il Coro Vecchio. Questo evento si verifica una volta l’anno, esattamente il giorno della festa di San Michele Arcangelo. Un vero capolavoro di ingegneria se si pensa che è stato progettato quasi 1000 anni fa.

LA TERRAZZA PANORAMICA

Il giro termina con l’uscita sulla terrazza più alta e meglio esposta dell’abbazia. Un vero e proprio momento WOW, un tuffo al cuore nel trovarsi sospesi su uno strapiombo da cui ammirare un panorama mozzafiato sulle montagne circostanti e sulle rovine del sepolcro dall’alto. Un brivido che vale la visita.

Un po’ di informazioni utili

  • Dove: Via alla Sacra 14, Sant’Ambrogio di Torino, Italy
  • Contatti: +39 011 939130 info@sacradisanmichele.com
  • Orari : gli orari variano a seconda delle stagioni, vi consigliamo di consultare il sito per non sbagliare
  • Percorsi di visita:
  • Visita libera – Percorso classico (circa 45 min)
  • Il biglietto comprende la visita al percorso classico della Sacra ed include lo Scalone dei Morti, il Portale dello Zodiaco, la Chiesa, la terrazza panoramica e le Rovine del Monastero Nuovo. La visita si effettua in autonomia con l’ausilio dei QR code presenti lungo il percorso.
  • Durata: 45’
  • Tariffe: Intero: € 8,00 – Ridotto: € 6,00 Gratuito: da ritirare presso la biglietteria – Bambini sotto i 6 anni, Possessori dell’Abbonamento Musei o Torino + Piemonte Card.
Visita guidata – Percorso classico (circa 1 ora)

Accompagnati da una guida, ci si potrà immedesimare in quei pellegrini che per secoli venivano a visitare e scoprire l’abbazia. La visita guidata è in italiano e viene effettuata il sabato e la domenica alle ore 15.00 e 16.30. Il percorso coincide con quello della visita libera.

  • Durata: 60’
  • Tariffe: Intero: € 10,00 Ridotto: € 8,00

Author: Elena Marcon

Elena Marcon, amante del buon cibo e dal buon vino e mamma di Arturo. Organizzatrice seriale di gite e viaggi  

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