Se stai programmando un viaggio a Torino di due o tre giorni e vuoi vedere musei, reidenze sabaude e muoverti in città con i mezzi pubblici, valuta di comprare la Torino Piemonte Card per risparmiare.
Hai voglia di viaggiare senza dover fare le valigie? Visitare il museo Egizio di Torino con i bambini è il passatempo che fa per te. Con i suoi quattro piani, le 15 sale e gli oltre 37 mila reperti storici, il museo Egizio situato nel cuore della prima capitale d’Italia, ti farà viaggiare nel tempo all’insegna della storia, della cultura e del divertimento.
Inerpicarsi sù per la collina di Torino, a bordo di un trenino a Cremagliera, 18 minuti, 3.100 metri tra la stazione di Sassi (sa 225 metri s.l.m.) e la stazione di Superga (a 650 metri s.l.m.), con un dislivello di 425 metri e una pendenza media del 13,5%, con punte massime del 21% (nel tratto finale tra Pian Gambino e la Stazione di Superga) è l’avventura sulla Tranvia Sassi Superga. Si viaggia su un convoglio asel 1934, come la chiamano i torinesi la “Dentéra”, tra scorci mozzafiato di Torino.
A pochi passi dal centro, sul monte dei Cappuccini, accanto al Convento c’è il Museo della Montagna “Duca degli Abruzzi” , un piccolo gioiello, gestito dal Cai, che racconta la grande storia dello sci e dell’alpinismo italiano.
La Pista 500 è il progetto artistico di Pinacoteca Agnelli di Torino sull’iconica pista di collaudo delle automobili FIAT sul tetto del Lingotto.
Vuoi vedere Torino dall’alto? L ’ascensore di cristallo trasparente nella pancia della Mole Antonelliana ti porta in 59 secondi al “tempietto” della Mole, esattamente ad 85 metri di altezza con il vento sulla faccia e Torino ai tuoi piedi.
Fino agli anni ’90 del XX secolo qui c’era uno dei più grandi stabilimenti di produzione Fiat e Michelin. Ora c’è uno dei parchi più belli, anticonvenzionali e inaspettati di Torino. Ci troviamo nell’aera di Spina 3, a cavallo tra le due sponde del fiume Dora, nel territorio delle Circoscrizioni 4 e 5 di Torino. In questo parco al posto degli alberi ci sono i piloni delle ferriere dipinti di rosso, il capannone dell’acciaieria crea una enorme piazza coperta e i muri sono ricoperti da murales e graffiti. Il parco è uno dei più grandi polmoni verdi della città ed suddiviso in cinque lotti che portano il nome degli stabilimenti produttivi che un tempo occupavano quelle aree: Vitali, Ingest, Valdocco (che corrispondono ai tre nomi delle Ferriere Fiat che sorgevano sopra), Michelin e Mortara. Proprio nell’area Vitali si può giocare a basket, ballare, correre andare sui pattini o sullo skate. È il paradiso degli appassionati di urban-sport. Sullo sfondo la ciminiera è diventata il campanile della Chiesa del Santo Volto. Qui l’industria ha cambiato volto. È un parco che non ti aspetti, con le altalene che dondolano tra le ciminiere sullo sfondo , gli skate che sfrecciano e il fiume Dora che scorre lento.
A Torino gli spazi verdi dove dimenticarsi di essere in città non mancano. Tra tutti spicca il Regio Orto Botanico, incantevole spazio all’interno del Parco del Valentino, nato per volere di Vittorio Amedeo II, come struttura mirata a coltivare e far conoscere le piante ed in particolare la loro forma, i loro usi, la loro origine e le loro caratteristiche ecologiche e che continua, da allora, a svolgere la propria attività.