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Al museo ferroviario a Savigliano, sognando lo slow travel

il Museo Ferroviario Piemontese di Savigliano viaggiapiccoli

Continuano le gite fuori porta nella provincia Granda, dopo il museo della magia di Cherasco, questa volta ci siamo diretti verso Cuneo, al  Museo Ferroviario Piemontese a Savigliano, anche questo a circa un’ora da Torino.

Appena varcata la soglia e scorte le prime storiche locomotive luccicanti nel sole invernale, ci siamo chiesti: perché non ci siamo mai venuti prima?

Il Museo Ferroviario Piemontese

Eppure la nascita del Museo Ferroviario Piemontese risale ormai al luglio 1978, quando la Legge Regionale 45 ne sancisce l’ufficiale debutto nel panorama museale piemontese, sotto forma di associazione di cui fanno parte la Regione, altri enti locali piemontesi, diversi istituti ed associazioni e privati cittadini.

vecchia carrozza treni

Solo alla fine degli anni Novanta, dopo lunghe peripezie, viene individuata la sede dalla Regione Piemonte e il 29 maggio 1999 viene posata la prima pietra dell’edificio. L’8 dicembre 2001 viene aperto al pubblico una prima parte, ma solo nel 2009 assume l’aspetto che vediamo oggi.

Visitiamo il museo dei Treni

Il comprensorio espositivo del Museo ferroviario a Savigliano sorge su un’area di circa 31’500  m² situata alla confluenza delle linee Torino-Savona e Savigliano-Saluzzo-Cuneo, che comprende l’edificio polifunzionale ed il parco dei mezzi in esposizione

Il piano terreno

Il piano terreno della palazzina  è suddiviso in due sezioni:  la prima dedicata alla collezione di apparecchi, accessori ed attrezzature per il lavoro sulle linee ferroviarie; la seconda comprende la raccolta di modelli ed i plastici.

modellini treni

Strumenti per i lavori sulla linea o sui mezzi, modelli didattici provenienti dalle scuole macchinisti, fanaloni a petrolio – funzionanti – per le locomotive, apparecchi per il segnalamento e per la regolazione del traffico, divise: nessuno degli aspetti della ferrovia è dimenticato.

 

modellini treni

 

La sezione modellistica comprende una vasta raccolta di modelli di treni di tutte le epoche e di tutto il mondo;

Il secondo piano

Al secondo piano la sala conferenze accoglie la collezione di attrezzature, cimeli e divise della collezione “Calvano”, in passato ospitata nella stazione di Cuneo. Una sala a parte è riservata alla biblioteca.

La Biblioteca

Grazie alle numerose donazioni di generosi benefattori, il fondo della biblioteca è in continuo incremento; il catalogo è pertanto in costante aggiornamento. Attualmente, il patrimonio librario conservato e disponibile per la consultazione comprende oltre 3200 volumi monografici di argomento sia divulgativo, sia tecnico, sia normativo. Le trattazioni riguardano soprattutto la rete ferroviaria italiana e piemontese, ma non mancano testi intorno alle più importanti reti estere, e neppure è trascurata la sezione tramviaria.

Sono poi disponibili quasi 4000 disegni tecnici di complessivi o particolari dei più svariati mezzi – tanto locomotive quanto automotrici e materiale rimorchiato –  prodotti sia dall’industria nazionale, sia dalle principali Case estere.

treno storico

Oltre 1000 volumi di riviste costituiscono la collezione di periodici del settore, sia di stampo professionale, rivolte all’informazione ed all’aggiornamento degli addetti (progettisti e ferrovieri), sia destinate al mondo degli appassionati e dei collezionisti.

La videoteca conserva circa un centinaio di documentari e filmati vari in videocassetta, visionabili nella sala multimediale del Museo.

Completa la collezione una raccolta di stampe e materiale iconografico non tecnico di vario tipo.

Progetti di ampliamenti futuri sono al vaglio continuo, perché le struttura attuale non consente ancora di ospitare l’intero patrimonio di oltre sessanta rotabili acquisiti negli anni dal Museo.

In questo museo  le locomotive sono pronte a partire

bimbo guida treno museo cuneo

La particolarità del Museo Ferroviario, a differenza di altri musei esistenti in Italia, dove locomotive e rotabili vengono solo esposti staticamente, è che si tratta di un museo dinamici con una sezione “attiva”: le locomotive funzionanti sono però attualmente in attesa di ottenere le autorizzazioni necessarie per poter percorrere le ferrovie turistiche.

La collezione comprende locomotive (vapore, elettriche e diesel), automotrici (termiche e elettriche) veicoli per treni viaggiatori (carrozze, bagagliai e postali, furgoni e veicoli diversi. Veicoli per treni merci e speciali: carri e veicoli speciali)

Il Museo Ferroviario Piemontese è un affascinante tappa d’obbligo per grandi e piccini.

Il trenino elettrico

Gestito completamente da volontari appassionati e informatissimi, sabato, in occasione della visita e del laboratorio per bambini organizzato mensilmente da Voci di Mamme (qui i prossimi appuntamenti dedicati ai bambini al museo ferroviario ), siamo stati accolti da una novità che ha elettrizzato i più piccoli: nel piazzale antistante è stato realizzato un trenino con una locomotiva che funziona con 2 comuni batterie da automobile collegate ad un motore elettrico, i bambini sono stati fatti accomodare e hanno percorso il circuito che attualmente misura 92 metri ed è composto da 64 spezzoni di rotaia, 480 traversine.

Al museo dei treni Piemontese lavorano tanti volontari

Successivamente ci sono stati illustrati vari modelli di treni e locomotive  attraversando un arco storico di oltre cento anni, su ognuno di essi è possibile salire e ammirare il perfetto restauro degli interni. Alcuni treni sono in attesa di restauro o vengono “cannibalizzati” per sostituire pezzi e parti ammalorate di altri, il colpo d’occhio che si crea è davvero impressionante, sembra di trovarsi in qualche zona dell’America rurale di 100 anni fa.

Da notare che tutti i restauri sono ad opera dei volontari i quali vi dedicano gratuitamente il proprio tempo, coinvolgendo anche i detenuti allievi della falegnameria del carcere LoRusso e Cotugno nel restauro di una carrozza B9 interamente in legno.

Museo ferroviario a Savigliano: i laboratori per bambini

 

Terminato il giro esterno e la lettura della fiaba su un tappetone, siamo stati fatti accomodare al piano superiore dell’edificio dove a tutti i bambini sono stati offerti modellini in cartone di treni, colle, colori e decorazioni per poter realizzare un ricordo della giornata.

 

 

 

treno di cartone

Tempo di saluti e ringraziamenti, quando la mia attenzione è stata attirata da un curioso mezzo, parente prossimo di una bicicletta su rotaia.

Chiesto lumi, Fabio, instancabile cicerone, mi ha spiegato trattarsi di una draisina o ferro ciclo ovvero un carrello con ruote ferroviarie, struttura in tubi metallici e propulsione a pedali o a pedalata assistita, in grado di trasportare due o più persone.

ferrovie carrellino pedali con donna che pedala

Un carrellino a pedali simile a quello un tempo usato per la manutenzione delle linee ferroviarie sul quale due passeggeri pedalano, due si godono il panorama e  tutti assaporano la sensazione di essere un «mini treno».

Un nuovo modo eco sostenibile di fare turismo?

Le vecchie ferrovie diventano percorsi turistici in nome dello slow travel

Ho provato a documentarmi e si è aperto davanti ai miei occhi, un vero e proprio mondo.

La recentissima legge 128/2017 che reca “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico” ha l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare le tratte ferroviarie di particolare pregio turistico, culturale e paesaggistico, nonché di disciplinare l’utilizzo dei ferrocicli.

La legge individua ben 18 tratte ferroviarie ad uso turistico, per un totale di circa 1.100 km. Un potenziale interessante, che andrebbe adeguatamente sfruttato.

Questo tipo di escursioni può essere alla portata di tutti : le modeste pendenze che caratterizzano le strade ferrate e l’attrito molto basso tra ruota e rotaia rendono la pedalata agevole e senza sforzo per le persone di ogni età. Il ferrociclo rappresenta dunque una forma di turismo sostenibile studiata per scoprire, viaggiando senza fretta, tesori paesaggistici spesso nascosti.

In Francia questo tipo di viaggio è già realtà: quasi 4 milioni i passeggeri, 40 i dipartimenti dove noleggiare il ferrociclo («vélorail»), 50 km di linee chiuse al traffico ferroviario.

Lo slow travel è un concetto che affascina molti, non resta che sperare che diventi presto fruibile anche in Italia.

Informazioni sul museo ferroviario Piemontese

vecchi treni

  • Dove: Via Coloira, 7 – 12038 Savigliano (CN)
  • Telefono: +39 0172 31 192
  • e-mail: savigliano@museoferroviariopiemontese.it info@museoferroviariopiemontese.it
  • Sito: Museo ferroviario Piemontese

 

Orario invernale

Dall’ultima domenica di ottobre all’ultimo sabato di marzo

Giovedì:   CHIUSO

Sabato: 10:00 – 12:30

14:30 – 17:30

Domenica: 14:30 – 17:30

 

Orario estivo

Dall’ultima domenica di marzo all’ultimo sabato di ottobre

Giovedì: 15:00 – 18:30

Sabato: 10:00 – 12:30

15:00 – 18:30

Domenica: 10:00 – 12:30

15:00 – 18:30

vecchia locomotiva

Biglietti

  • Adulti:   € 5,00
  • Bambini da 4 a 12 anni:
  • € 3,00
  • Comitive:  € 3,00
  • Comitive scolastiche:  € 2,00
  • Bambini fino a 4 anni:   Gratuito

 

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